Precompilata 2020 – bozza Specifiche tecniche

Buongiorno,

si comunica che a breve saranno pubblicate sul sito internet dell’Agenzia delle entrate le bozze delle specifiche tecniche per la trasmissione dei dati relativi alle spese per interventi su parti comuni degli edifici residenziali e relative cessioni o contributi mediante sconto riguardanti l’anno 2019 da inviare entro il 28 febbraio 2020.

L’aggiornamento delle stesse si è reso necessario al fine di implementare il tracciato con riferimento ai dati relativi al contributo sotto forma di sconto e alla cessione del credito alle luce delle nuove disposizioni normative introdotte dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58. In particolare:

  • l’art. 10, commi 1 e 3, ha introdotto la possibilità per il soggetto avente diritto alle detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica di optare, in luogo dell’utilizzo diretto delle detrazioni, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e a quest’ultimo rimborsato sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione. Le modalità attuative sono disciplinate dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 31 luglio 2019;
  • l’art. 10, comma 3-ter,  ha riconosciuto la possibilità di cedere l’importo della detrazione anche per gli interventi di cui all’art. 16-bis, comma 1, lettera h), del Tuir (interventi per il conseguimento del risparmio energetico con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia);
  • l’art. 10, commi 2 e 3, ha inserito il nuovo comma 1-octies all’articolo 16 del decreto-legge n. 63 del 2013, con il quale viene introdotta una disciplina per il contributo anticipato dal fornitore (sconto) anche per gli interventi di adozione di misure antisismiche.

Ciò premesso, di seguito riportiamo i link dai quali è possibile scaricare  le nuove specifiche tecniche con le relative modalità di compilazione delle stesse nonché una nota con l’elenco delle principali modifiche apportate.

Cordiali saluti

Tour del condominio, a Palermo i nodi della morosità insolvibile

Al convegno di Palermo, penultima tappa del Tour del Condominio del Sole 24 Ore in collaborazione con Arai, il presidente Giuseppe Cinà ha ricorda che 26 anni fa, alla fondazione di Arai, non esistevano amministratori professionali: «Qui a Palermo era un condomino ad amministrare il suo stesso stabile». Da allora le cose sono certo cambiate e la platea foltissima e attenta alle relazioni ne è stata la prova.
Dopo la presentazione dei prodotti editoriali del Sole 24 Ore dedicati al condominio (Quotidiano del Sole 24 Ore – Condominio – Il Consulente Immobiliare – la banca dati Smart24 Condominio – il nuovo software gestionale Valore24 Condominio) è toccato ai relatori invitati dal Sole 24 Ore e da Arai. La prima relazione è stata tenuta da Rosario Dolce, che ha illustrato la recente sentenza del Tribunale di Udine sulle forme di accettazione della nomina da parte dell’amministratore: i giudici hanno respinto le richieste formalistiche di un condomino che avrebbe voluto annullare la delibera di nomina perché questa non era stata accettata in forma scritta.
Nicola Salzano ha affrontato il tema delle responsabilità penali dell’amministratore, soffermandosi soprattutto sulla diffamazione, che spesso è il risultato di un atteggiamento dettato dall’irritazione, che l’amministratore fatica a dominare soprattutto di fronte alle situazioni di morosità, imprudentemente ”messe in piazza” nonostante gli avvertimenti del Garante della privacy e della Cassazione.
L’ultimo contributo è stato quello di Antonio Costa, che si è concentrato sugli aspetti delle morosità irrecuperabili, cioè quei casi in cui la legge di fatto prevede l’inesigibilità del credito: la prescrizione, il fallimento della persone fisico della società di capitale proprietaria, la morte del moroso . Su quest’ultimo aspetto Costa ha precisato che, dati i tempi lungi di acettazione dell’eredità, l’amministratore inerte rischia la prescrizione del credito: il rimedio è rivolgersi al Tribunale, ha spiegato Costa, propronendo una actio interrogatoria che miri ad accelerare i tempi di accettazione o di rifiuto del’eredità. Anzi, in quest’ultimo caso, l’amministratore deve chiedere al Tribunale la niminza di un curatore dell’eredità giacente.