Abbattimento dell’albero in cortile: il Comune deve mostrare la perizia

Se si vuole l’abbattimento dell’albero in cortile, il Comune è obbligato a mostrare ai proprietari esclusivi le carte sulle quali è espresso il giudizio dell’amministrazione sull’eventuale pericolosità dell’arbusto in questione.  Lo ha stabilito la sentenza 7332/16, emessa dalla sezione seconda bis del Tar Lazio, basandosi sulla perizia di un agronomo che ha attestato che un pino marittimo posto sul cortile di un condominio sarebbe potuto cadere da un momento all’altro.

Per questo motivo, l’ente locale avrebbe esortato l’amministratore dello stabile in questione a provvedere immediatamente alla rimozione dell’arbusto.

Abbattimento del’albero in cortile: il caso

Visto però, che questo arbusto, con la sua ombra, protegge più di un appartamento dal calore estivo, uno dei proprietari esclusivi avrebbe chiesto al Comune di vedere la perizia secondo la quale l’albero era stato giudicato un pericolo. E lo stesso Comune, dal canto suo, non può negare l’accesso ai documenti, in quanto ogni singolo condomino ha, in base alla legge sulla trasparenza, il diritto di prendere visione delle carte in questione. Pertanto, il Comune dovrà tirare fuori la perizia entro, e non oltre, un mese.

Inoltre, secondo la legge, le spese per la rimozione dell’arbusto ricadono sull’ente di gestione, ovvero sulla collettività dei proprietari. A questo punto, quindi, un condomino affezionato all’albero ha voluto consultare la relazione dell’agronomo e conoscere il parere dell’ufficio tecnico del comune. Questi, in base all’articolo 22 della legge 241/90, in quanto proprietario esclusivo, risulta titolare di una posizione qualificata.

L’amministrazione, dal canto suo, è tenuta a riconoscere implicitamente che la richiesta del condomino è assolutamente legittima e, visto che non ha ottemperato al suo compito, è tenuta, per volere del giudice, a pagare le spese di giudizio al condomino. Inoltre, qualora l’albero fosse già stato abbattuto, è probabile che la causa tra le due parti non finisca qui.